Alla scoperta di Nardò e del suo Patrimonio Storico

Tra i luoghi che meritano di essere visitati, perché ricchi di storia e cultura, non possiamo non ricordare , un comune in provincia di Lecce, già esistente all'epoca dei romani, per poi passare sotto il dominio Bizantino e a seguire quello Normanno e Angioino, fino a quando nel 1497 il feudo di Nardò fu dato alla famiglia Acquaviva sino alla fine del XIX secolo. Una città quindi ricca di storia che regala ai suoi abitanti e a chi si reca a visitarla una serie attrattive, come chiese, piazze, musei e castelli.

La Cattedrale e le chiese

Per raggiungere la Cattedrale di Maria SS.ma Assunta occorre partire da piazza Salandra e percorrere tutta via Duomo. La costruzione della prima parte dell'edificio è avvenuta in un periodo compreso tra l'VII e l'XI secolo e nacque con Abbazia dei monaci Basiliani. Solo successivamente, durante il periodo Normanno che iniziò nel 1071, l'opera ampliata fino alle dimensioni attuali. Nel tempo però, subì una serie di interventi resisi necessari a causa di una serie di terremoti che interessarono quella zona tra il XII e il XIII secolo. Per questo motivo visitando la Cattedrale può notarsi la diversità tra l'arcata sinistra di stile gotico e l'arcata destra in stile romanico.

Per quanto attiene le altre chiese, ricordiamo alcune come quella di S. Maria Nerito risalente all'XI sec., la chiesa del Carmine ricostruita dopo il terremoto del 1743, la chiesa di S.Domenico risalente al V sec. ornata da colonne e la chiesa di S.Antonio da Padova in stile Barocco.

L'Osanna e il Castello

All'ingresso del centro storico di Nardò è possibile ammirare un monumento in stile barocco risalente al 1603, chiamata l'Osanna. Il nome deriva dall'invocazione "Hoc Hosanna" incisa sull'opera. Caratteristica la sua forma ottagonale, realizzata da 8 colonne poste sopra cinque scalini, sulle quali è stata adagiata una cupola che forma una sorta di baldacchino. Secondo alcuni storici, l'Osanna nasce come opera pagana di origine orientale che inizialmente era formata dalla sola colonna centrale; solo in seguito fu trasformata in simbolo del cristianesimo con la costruzione delle altre sette colonne che inglobarono quella centrale.

A Nardò è possibile ammirare il Castello degli Acquaviva, risalente al XVI sec. e per molto tempo dimora dei Duchi di Acquaviva d'Aragona. Il Castello ha una forma quadrangolare con dei torrioni posti negli spigoli. Attualmente viene utilizzato come sede Municipale.

Guarda il Servizio del Tg2 sulle bellezze di Nardò

 

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Brizio Montinari, nasce a Calimera nel 1932, quarto di sei figli appartenenti ad una famiglia di costruttori.
Sin da giovanissimo inizia a lavorare assieme a suo padre Teto e i suoi fratelli costruendo diverse opere edilizie in vari paesi della provincia di Lecce, ma anche a Brindisi e Taranto. Nei primi anni ‘50 acquistano a Lecce i terreni che negli anni ‘60 e ‘70 ... Continua a leggere

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